29 April 2025

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FIA: La AISC debutta nei rally: una nuova era per la sicurezza.

La rivoluzione sta arrivando e lo conferma la FIA, la nuova AI Safety Camera è pronta a cambiare le regole sulla sicurezza nel rally.

Il nemico prende sempre più piede, passo dopo passo avanza su di noi le sue grinfie tecnologiche. Noi sfideremo questa deriva, ma la prova che ci si pone di fronte è più complicata che mai. Potete anche accantonare la nostra teatralità se volete ma è il dato di fatto inconfutabile è che sta nascendo una nuova era per la sicurezza nei Rally.

Una nuova era per la sicurezza (e per lo spionaggio): arriva la Telecamera AISC nei rally FIA

La stagione 2025 del FIA European Rally Championship 2025 si è aperta con una grande novità che promette di cambiare per sempre il modo in cui viviamo i rally: l’introduzione della Telecamera di Sicurezza con Intelligenza Artificiale (AISC), sviluppata direttamente dalla FIA.

Foto da Fiaerc.com

Il battesimo ufficiale di questa tecnologia è avvenuto al Rally Sierra Morenas, prima tappa dell’anno. E non parliamo di una semplice dashcam: l’AISC rappresenta un vero e proprio passo avanti nel controllo della sicurezza degli spettatori lungo le prove speciali.

Il funzionamento della AISC

Il sistema è semplice ma estremamente sofisticato: installata sulle vetture in gara, la telecamera AISC è dotata di una GPU integrata che consente l’analisi in tempo reale delle immagini. È in grado di rilevare la presenza di spettatori in zone pericolose, comprese quelle più isolate dove si annidano i fan più agguerriti (sì, stiamo parlando anche di noi).

Team Andrirally al Montecarlo. Foto di Luca trainini

I dati vengono elaborati direttamente a bordo e solo le informazioni più critiche vengono inviate, in tempo reale, a un’interfaccia web accessibile ai responsabili della sicurezza. Questo permette interventi immediati, anche prima che passi la vettura successiva.

Gli scenari successivi

Il test effettuato al Sierra Morenas ha dato risultati molto positivi. La FIA è già al lavoro per introdurre il sistema anche nel WRC e nelle gare nazionali, con l’obiettivo di includere la AISC nel kit di sicurezza obbligatorio installato su ogni vettura.

Kalle Rovanperä. Foto di Luca trainini

A sottolineare l’importanza di questa svolta è intervenuto anche Nuno Costa, direttore della sicurezza FIA: “La sicurezza degli spettatori è una priorità nei rally. L’introduzione dell’AISC ci permette di compiere un enorme passo avanti nel monitoraggio e nella gestione dei rischi, intervenendo prima che gli incidenti possano accadere.”

E noi spettatori, ce la faremo ancora?

Dal nostro punto di vista, quello di spettatori appassionati, che percorrono chilometri a piedi, si svegliano alle 4 del mattino e si arrampicano sui crinali per godersi un passaggio degno di nota, questa è una rivoluzione fondamentale e rivoluzionaria per il futuro del rally (sì, l’ironia è d’obbligo).

Elfyn Evans. Foto di Luca trainini

Perché diciamocelo: scappare dai marshall ormai era diventato uno sport a parte. E con l’AISC, sarà solo questione di tempo prima che ci individuino, ci segnalino, ci spostino. Ma noi siamo gente temprata: ci nasconderemo meglio, troveremo nuovi spot, e magari lanceremo anche qualche contro-offensiva mimetica.
In fondo, il rally è anche questo: passione, sfida e un po’ di disobbedienza romantica.

Benvenuta, AISC. Che la battaglia abbia inizio.

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Marco Pedretti
ERC | FIA | WRC

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